La lingua inglese presenta diversi vocaboli i quali, seppur finalizzati allo stesso significato, presentano sfumature e modo d’uso differenti; molti di essi infatti, si preferiscono in alcuni contesti piuttosto che altri proprio per una leggera differenza di accezione.
Un esempio possono essere i termini “problem”, “issue” e “trouble”, tradotti in Italiano con il sostantivo “problema” ma che vengono utilizzati in diversi ambiti.
Vediamoli in dettaglio:
• Problem: è il termine generico ed anche il più utilizzato, utile e fruibile in tutti i contesti. Possiamo incorrere in piccoli problemi (small problems) e problemi più ingenti (big problems), ma ricorriamo a tale vocabolo sempre con accezione negativa.
• Issue: esprime tre significati; il più comune è l’alternativa diplomatica a “problem”, da utilizzare se il problema è di facile soluzione. Il secondo significato è quello di “argomento”, mentre l’ultimo si utilizza per indicare una “rivista”.
• Trouble: ha lo stesso significato di “problema” ma è un termine “uncountable”, ovvero non possiede genere o numero. Possiamo utilizzarlo in due diverse accezioni: nell’espressione “in trouble” la cui traduzione è “essere nei guai” oppure nella frase “to have trouble with something”, il cui significato è “avere difficoltà a fare qualcosa”.
That’s it… just for now!