La conversazione, qualunque sia l’idioma utilizzato, presuppone standard di educazione e cortesia che permettono di interagire con il prossimo in modo convenevole.
Anche gli Inglesi, da sempre grandi estimatori di una cortesia anche forse troppo rigida e stereotipata, utilizzano formule e termini i quali, in base al contesto, si adattano alle varie situazioni, formali o meno che siano.
Esistono diversi modi per esprimere gratitudine; vediamone insieme qualcuno:
• Thank you: è la forma più comune per ringraziare in inglese
• Thanks: è la formula abbreviata di “Thank you” e si utilizza per parenti stretti ed amici
• You shouldn’t have: tradotto in ’italiano con “non dovevi”, si utilizza per esprimere gratitudine nei confronti di un gesto inaspettato ma positivo.
• Much obliged: è una forma arcaica e in disuso, prettamente formale e corrisponde all’italiano “sono molto riconoscente”.
• Cheers: formula tipicamente britannica e irlandese, da usare in occasioni informali e che sottintende “grazie e a presto”.
Per rispondere ad una espressione di gratitudine, siamo soliti utilizzare “prego”, tradotto in Inglese con “you are welcome”; esistono comunque tanti altri modi:
• No worries: corrisponde alla traduzione italiana di “nessun problema” e si utilizza in contesti informali.
• You got it: da tradurre in modo figurato come “di niente” oppure “contaci”
• My pleasure/It’s a pleasure: sono formule che si utilizzano in contesti formali e minimizza il favore che è stato eseguito per l’interlocutore
• Not a problem: anche in questo caso lo traduciamo come “nessun problema” ed è estremamente informale, da utilizzare con persone con cui si ha un alto livello di confidenza.
• Anytime:è il modo più gentile di rispondere a una manifestazione di cortesia perché esprime piena disponibilità nell’aiutare l’altro, anche in futuro.
That’s all for now… alla prossima!